Sparus aurata Linnaeus, 1758

Phylum: Chordata Haeckel, 1874
Subphylum: Vertebrata Lamarck J-B., 1801
Classe: Actinopterygii Klein, 1885
Ordine: Perciformes Bleeker, 1859
Famiglia: Sparidae Rafinesque, 1810
Genere: Sparus Linnaeus, 1758
Italiano: Orata
English: Gilt-head bream
Français: Dorade Royale
Deutsch: Goldbrasse
Español: Dorada
Descrizione
Il nome deriva dalla caratteristica striscia di color oro che il pesce mostra fra gli occhi. Si distingue per avere il profilo del capo assai convesso e la mandibola leggermente più breve della mascella superiore. Sulla parte anteriore di ciascuna mascella sono presenti 4-6 grossi denti caniniformi, seguiti da 3-5 serie di denti molariformi superiori e 3-4 inferiori. Il corpo è ovale elevato e depresso. La pinna dorsale è unica con 11 raggi spinosi e 12-13 molli. Sono assenti le scaglia sul muso, sul preorbitale e sull’interorbitale. La linea laterale include 75-85 squame. Il dorso è grigio azzurrognolo ed i fianchi argentei con sottili linee grigie longitudinali. Una banda nera e una dorata sono interposte fra gli occhi. La regione scapolare è nera, questo colore continua sulla parte superiore dell’opercolo, il cui margine è rossastro. La pinna dorsale è grigio azzurrognola, con una fascia mediana longitudinale più scura. La lunghezza massima dell’orata è 70 cm, ma la più comune è tra i 20 e 50 cm; può raggiungere un peso di 10 kg circa. Le orate sono ermafrodite proterandriche: la maggior parte degli individui subiscono l’inversione sessuale all’età di 2 anni (33-40 cm di lunghezza). La riproduzione (con più cicli di ovodeposizione) avviene tra ottobre e dicembre. L’alimentazione in natura consiste prevalentemente di molluschi e crostacei a cui sminuzza il guscio con le forti mascelle provviste di denti.
Diffusione
L’orata è presente in tutto il bacino del mar Mediterraneo e nell’Atlantico orientale, dall'estremo sud delle isole Britanniche a Capo Verde. È un pesce strettamente costiero e vive tra i 5 e i 150 m dalla costa; normalmente conduce una vita solitaria o a piccoli gruppi. È una specie molto eurialina, tanto che si può frequentemente rinvenire in lagune ed estuari, ma è estremamente sensibile alle basse temperature.
Sinonimi
= Pagrus auratus Forster in Bloch and Schneider, 1801 = Chrysophrys aurata Linnaeus, 1758.
Bibliografia
–Louisy P., Trainito E. (a cura di) Guida all'identificazione dei pesci marini d'Europa e del Mediterraneo. Milano, Il Castello, 2006.
–Tortonese E. Osteichthyes, Calderini, 1975.
–Costa F. Atlante dei pesci dei mari italiani, Mursia, 1991.
–Lythgoe J. e G Il libro completo dei pesci dei mari europei, Mursia, 1971.
–Alan Davidson, Il mare in pentola, Milano, Mondadori, 1972
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Stato: Turkey |
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Data: 23/02/1985
Emissione: Ittiofauna Stato: Algeria |
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Data: 26/02/1964
Emissione: Ittiofauna Stato: Albania |
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Data: 22/12/2005
Emissione: Fauna marina Stato: Morocco |
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Data: 23/11/1954
Emissione: Giornata del francobollo Stato: Spanish Sahara |
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